Deceuninck-QuickStep, Patrick Lefevere: “Remco è più grave di Fabio”
La situazione infortunati è ancora di stretta attualità per la Deceuninck – QuickStep. È infatti di ieri la notizia che Remco Evenepoel dovrà restare a riposo ancora tre settimane prima di poter tornare in sella, alzando diversi dubbi sulla sua corretta preparazione in vista del Giro d’Italia 2021, obiettivo stagionale conclamato e da lui stesso confermato nelle scorse settimane. Ad entrare nella questione oggi è stato il Team Manager della squadra belga, Patrick Lefevere, che ha confermato che il recupero dall’infortunio al bacino non procede nel modo sperato. L’intenzione della squadra è comunque quella di seguire il giusto programma di recupero, senza affrettare i tempi.
“Le notizie non sono buone come ci aspettavamo – spiega Lefevere – Cinque settimane fa, abbiamo deciso di fermarlo. Remco sentiva un dolore lancinante quando era in sella. Ad oggi, la frattura non è completamente guarita”. Il dirigente poi si lancia nel parallelo con Fabio Jakobsen: “Le ferite di Fabio erano gravissime sul viso. Non ha più denti, deve ancora subire due operazioni. Ritarderà il suo ritorno alle competizioni. Ma ad oggi Fabio si sta allenando con il gruppo. A dicembre anche Remco era sulla bici e pensavamo che stesse andando molto meglio. Ma alla fine è meno grave per Fabio. Ad oggi, Remco è più danneggiato di Fabio“, sentenzia.
L’obiettivo resta quello di portare Evenepoel al Giro, anche se potrebbero “cambiare programma” perché “in tre mesi non si può essere pronti per questo obiettivo”. Nel caso, il giovane asso belga “potrebbe fare il Giro senza pensare alla classifica generale e presentarsi con altre ambizioni per prepararsi al futuro. E perché non fare il Giro o la Vuelta quest’anno in vista del Tour de France 2022“. Andare direttamente alla Grande Boucle quest’anno invece non sarebbe “intelligente dopo una lunga convalescenza”, a suo avviso.
La priorità intanto è ovviamente quella di recuperare il ragazzo: “Come tutti, deve seguire diversi passaggi per recuperare. Riprendere l’allenamento gradualmente. L’atleta è ancora lì, ma il corridore è a terra, ha perso le proprie capacità. Dobbiamo ricostruirlo e non lo faremo in fretta. Lavoriamo responsabilmente. L’importante è la sua carriera, non corriamo rischi e ipotecheremo il suo futuro“.
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